Non solo film al cinema, la mia passione si manifesta maggiormente a casa in cui la esercito attraverso la collezione blu-ray, in continua crescita e che vi farò conoscere nel proseguo della mia attività su questo blog. Ultimo acquisto home video è un vero capolavoro, uscito a maggio sul mercato italiano, reperito e visto anzi gustato poche settimane fa. Sto parlando di Silence uno dei film più sentiti e spirituali della carriera di Martin Scorsese, un progetto che lo vede coinvolto sia come uomo di cinema ma soprattutto come uomo di chiesa. Il regista italoamericano ha gia affrontato il tema della fede nel film “l’ultima tentazione di cristo” nel 1988, ma il suo rapporto con Dio e la ricerca della salvezza, della redenzione, sono sempre stati temi centrali della sua vita e filmografia, ma con Silence lo si evince con chiarezza lampante. Ispirato a vicende reali e tratte dall’omonimo libro, la storia, ambientata nella prima metà del 1600 racconta il viaggio in Giappone anti-cattolico di due preti gesuiti, Sebastian e Francisco (Andrew Garfield e Adam Driver) alla ricerca di un confratello, Christovao Ferreira (Liam Neeson) reo di aver rinnegato il Cristianesimo. Un viaggio che non si dimostrerà affatto confortevole perché gli attende una vera e propria inquisizione perpetrata dal governatore Inoue: cristiani perseguitati e costretti a professare di nascosto, contadini uccisi e usati come esca per preti torturati e costretti alla sconfessione della propria fede. Sebastian e Francisco sono gli ultimi rappresentanti della cristianità in Giappone.
Per realizzare questo film Scorsese ha impiegato ben 28 anni, 28 anni per una sceneggiatura matura e una maggiore consapevolezza della propria fede, 28 anni in 160 minuti stimolanti, riflessivi e per nulla noiosi con un Andrew Garfield che buca lo schermo. Silence può avere diverse interpretazioni e lascia diversi interrogativi, mette alla prova la fede del pubblico che nei due preti gesuiti si immedesima. Quante volte ad una preghiera si crede di aver ricevuto come risposta solo “silenzio”? Silence è un film impegnativo che consiglio di vedere in compagnia perché appena terminato da inizio inevitabilmente ad una profonda e teologica discussione fra i presenti.
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