Se mai un giorno Denis Villeneuve dovesse aprire un canale YouTube (oppure un profilo tematico su un qualsiasi social network) con l'intento di fare una sapiente divulgazione Sci-fi cinematografica, lo potrebbe intitolare "La fantascienza che ci piace", perché proprio come ha fatto con la fisica il famoso professore influencer, Vincenzo Schettini, rendendola (attraverso una superba attività di comunicazione) un po' alla portata di tutti, anche il regista e sceneggiatore canadese, quasi condividendo con il prof pugliese tale grande capacità comunicativa - in questo caso visiva - ha reso la fantascienza cinematografica a portata persino dei profani del genere. La fantascienza di Villeneuve è tangibile, perché non è astratta nella forma, ma profonda e concreta nei contenuti. Dune - Parte due è il manifesto della sua peculiarità. Un sequel credibile (come dimostrato con Blade Runner 2049 ) sotto diversi punti di vista: la trama è fedele ai romanzi di Frank Herbert (a
"Ho solo rimediato ad un errore". Parole non puramente casuali perché anche se pronunciate da Bruce Wayne in una delle sequenze finali del film, potrebbero essere perfettamente pronunciate dal regista Zack Snyder in una qualsiasi intervista di post-produzione. Cosi come Bruce Wayne cerca di giustificare il suo rischioso comportamento rimediando ad un errore commesso, cinematograficamente nel precedente film Batman vs Supermam: Dawn of Justice (errore di cui non parlerò nel presente articolo per evitare inutili spoiler), anche Zack Snyder cerca riscatto dopo gli errori commessi proprio nella realizzazione del deludente Batman vs Supermam: Dawn of Justice.
Devo ammettere che è stato davvero impossibile avere una visione oggettiva dell'ultimo lavoro made in DC senza pensare o fare nemmeno un minimo confronto o paragone con altri precedenti titoli, soprattutto dopo aver visto qualche mese fa il già citato Batman vs Supermam: Dawn of Justice, il sorprendente e pionieristico Wonder Woman, ma soprattutto titoli della concorrente Marvel come il recente Thor Ragnarok recensito da solo una settimana. Ma Justice League è un piccolo passo in avanti, un cinecomic per adulti, ironico e piacevole. Sarà che Wonder Woman ha riscritto le regole delle trasposizioni sul grande schermo dei supereroi ed è diventato un modello da seguire, sarà la presenza e il tocco musicale del maestro Danny Elfman o Christopher Nolan tra i produttori esecutivi, nomi che solo pronunciandoli fanno scendere la lacrimuccia di commozione, sarà che ho rivisto il Batman di Tim Burton nelle scene iniziali e la rapina in banca di Joker nel Il cavaliere oscuro di Nolan, sarà che nel film sono presenti gustosi riferimenti e citazioni che non guastano mai come quello sul branco di pinguini esplosivi, sarà che alla sceneggiatura c'è Joss Whedon anche collaboratore per la concorrenza e in alcuni aspetti lo si nota, subentrante poi alla regia al posto di Zack Snyder obbligato ad abbandonare in fase di riprese per una tragedia familiare, sarà quel che sarà ma dimenticatevi il cupo Batman vs Superman e la sua opprimente lentezza perché Justice League è molto meno dark, più leggero e con momenti di humor, mai capaci però di snaturalizzare l'essenza fumettistica della casa editrice americana, offerti da Flash, personaggio che personalmente ho sempre amato, vera rivelazione del film e dalle imbarazzanti interazioni di Batman in primis con il prorompente personaggio femminile del gruppo.
Batman è proprio la colonna portante di questo nuovo gruppo di supereroi, in pace con se stesso in quest'ultima pellicola è molto più vulnerabile, sempre schierato con chi non può proteggersi e anche se ha sempre amato lavorare da solo è costretto a fare squadra per sventare la minaccia aliena di nome Steppenwolf comandante di un esercito di alieni insettoidi intenzionato a trasformare la Terra a suo piacimento per espandere il suo potere nell'universo. Se è vero che dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna, dietro la volontà e necessità di creare una squadra di supereroi da parte di Bruce Wayne c'è la regia sapiente di Diana Prince. Batman e Wonder Woman due personaggi già visti e conosciuti sul grande schermo, amati dal pubblico che non fanno molto fatica a creare un certo feeling tra loro, un rapporto tra ammirazione ed attrazione che non delude le aspettative dei fan. Completano la squadra le new entry Flash, Aquaman e Cyborg conosciuti solo da chi negli anni ha seguito i diversi franchise in tv o su carta e percorreranno la via verso il grande schermo in futuro nel completamento dell'universo esteso DC o come dicono chi si nutre solo di pane e cinecomic: DC Extended Universe.
In conclusione vorrei fare i miei complimenti a Zack Snyder, alla sua maturità come uomo di cinema perché come Bruce Wayne con saggezza ha appreso gli errori commessi in passato e lavorandoci su è riusciuto a rimediare.
Se pensiamo a quanto fino ad oggi ha fatto la Marvel Cinematic Universe, in confronto non ci sarebbe davvero partita, con Justice League il divario resta comunque immenso ma é un passo in avanti apprezzatissimo per noi appassionati del genere che con etica e devozione non ci tireremo mai indietro al nostro bat-segnale, un nuovo trailer ed entreremo subito in azione in difesa dei più deboli in difesa del nostro pianeta con in mano l'arma più potente di tutti, il biglietto acquistato dopo aver atteso con ansia l'uscita di un nuovo capitolo dell'universo esteso DC in sala.
👍 MI PIACE: I toni meno cupi, la leggerezza, l'ironia e l'humor che non snaturalizzano l'essenza fumettistica della casa editrice americana, i ritmo per nulla lento e opprimente. La scelta musicale e la colonna sonora. Ben Affleck forse il più credibile Bruce Wayne di sempre, la splendida e affascinante Gal Gadot, la complicità fra Batman e Wonder Woman, il frizzante Ezra Miller e le divertenti gag di Flash, Jason Momoa già figo nella serie Trono di spade, fighissimo nel ruolo di Aquaman un personaggio che a detta di molti era impossibile da realizzare al cinema. Ma più in generale l'aspetto umano di ogni singolo componente della Justice League, perché ognuno di loro ha lacerazioni interne legate al proprio passato e in questo il pubblico può connettersi, il non saper gestire i propri poteri nel miglior modo e l'imparare a lavorare in gruppo.
👎 NON MI PIACE: Lo scontro finale o meglio come Steppenwolf è stato sconfitto, se così si può dire, mi aspettavo molto di più proprio perché il tasso di spettacolarizzazione raggiunge il culmine quando la squadra di supereroi decide di collaborare. La tenue caratterizzazione dei protagonisti e del villain, la scelta di presentare immediatamente un cinecomic corale senza aver fatto prima conoscere e fatto fidelizzare con film a loro dedicati i personaggi del mondo DC poco conosciuti al grande pubblico potrebbe rivelarsi una scelta azzardata, ad esempio Cyborg a me sconosciuto non mi ha particolarmente affascinato.
PROSSIMI APPUNTAMENTI CON IL DC EXTENDED UNIVERSE
Il progetto di Zack Snyder di estendere l'universo cinematografico DC è alquanto ambizioso, arricchire il franchise con altri venti cinecomic non è più utopia. Nel prossimo biennio gli appuntamenti al cinema non mancheranno con Aquaman e il suo pazzesco interprete Jason Momoa nel dicembre 2018, Shazam! e Wonder Woman 2 nel 2019, Green lantern corps e il ritorno di Ray Fisher nel ruolo di Cyborg nel 2020. Questi i film in post e pre produzione con data di uscita in sala già annunciata, ma i progetti in fase di sviluppo sono ancora molti e come si può anche intuire dalle scene post-credit di Justice League, tra questi i titoli più suggestivi sono Suicide Squad 2 e Gotham city sirens entrambi diretti da David Ayer, Justice League dark, Flashpoint, The Batman di Matt Reeves, Batgirl di Joss Whedon, un film sulla coppia Joker-Harley Quinn, Nightwing e un sequel di Justice League e dell'Uomo d'acciaio. Seguitemi su Instagram, Twitter o sulla nuova pagina Facebook per conoscere altre curiosità ed essere sempre aggiornati sui nuovi contenuti di IfilmchevedeDario.
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