Bird appare in una giornata di vento per spazzare via i cattivi pensieri, con un sorriso sornione e un’attitudine talmente positiva da sembrare quasi sospetta di prima mattina. Si muove con passo agile e veloce tra l’erba alta e incolta, indossando un maglione piumato e una gonna dai colori abbinati, da cui spuntano due gambe così sottili da sembrare zampette. Un outfit tutt’altro che casuale, che diventa una vera e propria divisa per caratterizzare il personaggio perché Bird , pur avendo sembianze umane, è in realtà qualcosa di molto più grande: è il supereroe della periferia londinese. Magari è lo stesso " Birdman " interpretato da Michael Keaton nell'omonimo film Premio Oscar diretto da Alejandro Gonzalez Inarritu nel 2014 oppure è il celebre vigilante notturno – interpretato, sempre da Keaton, nel Batman di Tim Burton – che qui veglia, appollaiato sui tetti delle case, sorvegliando e proteggendo il proprio “nido”. Un angelo custode invisibi...
Quando un padre: venghino signori sulla giostra delle emozioni
Quando si decide di vedere un determinato genere di film come Quando un padre sostanzialmente si decide di giocare con le proprie emozioni, salire sulla montagna russa del luna park Emotionland con un biglietto acquistato in offerta 2x1, perché se non moralmente predisposti o emotivamente coraggiosi, vedere da soli un film strappalacrime dalla trama forte e toccante, se pur non messa in scena in modo magistrale, è davvero deprimente.
Allacciate le cinture e finalmente si sale, la prima parte del film sulla giostra emotiva è in ascesa come la carriera del "cacciatore di teste" Dane Jensen in corsa per un posto da dirigente nella società in cui lavora, sempre in competizione e alla ricerca del massimo guadagno da perseguire a tutti i costi, anche in modo poco etico e morale, pensa che il miglior modo per prendersi cura della propria famiglia sia lavorare e guadagnare economicamente il più possibile. La corsa sulla giostra emotiva prosegue e inizia a rallentare in attesa della ripida discesa quando raggiunge il culmine più alto, ovvero il momento in cui Dane apprende dai medici che il figlio Ryan di dieci anni è gravemente malato. All'improvviso il cuore sale in gola, le immagini in ospedale sono forti e sfido chiunque a rimanere insensibile, la corsa sulla giostra emotiva raggiunge il punto più basso. Anche Dane sotto pressione a lavoro perde ogni sicurezza e sprofonda in una paurosa crisi, ma la vita regala sempre una seconda opportunità e la sfortunata esperienza che la sua famiglia vive, la paura di affrontare prematuramente la morte, il ricucito rapporto padre figlio, il concetto del "si raccoglie ciò che si semina" permettono a Dane di mettere in discussione le sue scelte professionali e capire quali siano i valori e le priorità della sua vita per un finale da gustare con il sorriso sulle labbra e gli occhi lucidi, così immortalati sulla foto ricordo da comprare perché la corsa sulla giostra emotiva è terminata, ovviamente nello stesso punto, ovvero nello stesso stato di partenza.
Quando un padre film del 2016 diretto da Mark Williams non è certo il miglior film drammatico che io abbia mai visto, ma inevitabilmente con un pugno e una carezza è capace di farti commuovere e strapparti nello stesso tempo un sorriso grazie soprattutto al lavoro fatto dal cast, dalla credibile prova interpretativa di Gerard Butler (Dane Jensen), colonna portante della famiglia Jensen e del film in generale, al ruolo che ricopre Gretchen Mol la signora Jensen, Alison Brie rivale in competizione con Dane a lavoro, Willem Dafoe il datore di lavoro e Alfred Molina personaggio tutt'altro che secondario che personalmente ho apprezzato perché importante per alleggerire i toni, dalle espressioni mimiche peculiari protagonista della sequenza video che più mi ha colpito, scena chiave nello snocciolamento della trama, che racchiude e riassume in pochi minuti tutto il significato del film:
La vita regala sempre una seconda chance, bisogna credere in se stessi senza perdere l'ottimismo o almeno in apparenza come il personaggio interpretato da Alfred Molina dimostra, le belle notizie arrivano, si raccoglie ciò che si semina e le brave persone saranno sempre premiate.
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