L'Italia non è un paese per giovani, non sono io a dirlo e neanche i soliti luoghi comuni a dimostrarlo. Si parla spesso della fuga dei cervelli e della cattiva abitudine di non saper riconoscere o apprezzare l'eccellenza italiana, concetti questi che si sposano perfettamente con il mondo del cinema, esempi lampanti sono i premi e i riconoscimenti assegnati negli ultimi anni a lavori o autori made in Italy che purtroppo il nostro paese non ha saputo prontamente esaltare, sto parlando ad esempio di La grande bellezza o di Chiamami col tuo nome, di Paolo Sorrentino o di Luca Guadagnino.
L'attuale crisi lavorativa non facilita le cose e per tirare a campare, sopravvivere economicamente, ognuno è pronto a tutto persino mettere la propria nonna in freezer per congelarla e non dichiararla morta continuando così a percepire la sua pensione. Ne sa qualcosa Claudia la protagonista del film Metti la nonna in freezer, titolare di un'impresa di restauro in regola con i dati contabili, ma in attesa di fondi regionali, porta avanti l'attività retribuendo le sue collaboratrici con i soldi appunto della pensione di sua nonna che un giorno però viene a mancare costringendo la ragazza ad adottare l'astuto espediente.
Un'idea geniale dalla quale i giovani registi Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi sviluppano una piacevole commedia romantica, all'avanguardia per il black humor, il ritmo e la colonna sonora country. Sono molto curioso di sapere se l'idea di base, ovvero il gesto estremo e immorale di mettere il proprio anziano parente deceduto in un freezer, è ispirata da episodi realmente accaduti oppure è frutto autoriale che spinge la commedia italiana sempre di più in un contesto in cui si raccontano le storie dei precari d'oggi, di chi non deve cercare ma inventare un lavoro, in ogni caso che l'idea sia nata ad hoc o meno, ho potuto apprezzare la sceneggiatura ritmata e musicale dalla trama ben articolata e curata. La commedia italiana negli ultimi anni sta facendo passi avanti in termini di qualità, soprattutto percorrendo la pista del politicamente scorretto. Metti la nonna in freezer non fa eccezione e segue la stessa strada ironizzando sul dramma con crudeltà, situazioni al limite e cura dei dettagli. Sarà che arrivando tardi alla proiezione dell'anteprima nazionale ho trovato posto in seconda fila e la vicinanza allo schermo mi ha permesso di notare maggiormente i dettagli, ma sono proprio i suddetti dettagli a fare la differenza rispetto altre pellicole viste recentemente: i tortellini inquadrati nel prologo, veri protagonisti all'interno del freezer, nelle sequenze iniziali la protagonista Claudia dimostra di saper imitare la nonna, capacità imitativa che si rileva in seguito utile in una delle scene più divertenti del film; per smaltire la sbornia il finanziere protagonista della storia romantica Simone Recchia ordina in un bar tre caffè, nella scena successiva le tre tazzine sono tutte dalla sua parte del tavolino facendo intuire che i caffè sono per lui e non anche per i suoi due colleghi, dettaglio di caratterizzazione del personaggio; la ripetizione della battuta della collega di Claudia e la sua suoneria che getta la compagnia nell'imbarazzo generale nel momento meno opportuno, caratteristiche cabarettistiche apprezzate e funzionanti. L'attenzione ai dettagli mi ha permesso anche di notare la gaffe forse non voluta di Fabio De Luigi che rivolgendosi a Miriam Leone dice che la richiamerà indicando con la mano il gesto che scrive alla tastiera e poi dice che gli scriverà portandosi la mano vicino l'orecchio simbolo della cornetta telefonica, oppure il piede mosso da Barbara Bouchet nel momento in cui interpretava la nonna defunta, ma infondo questa è solo pignoleria.
👍 MI PIACE:
L'idea di base, il politicamente scorretto di una trama ritmata e musicale, i registi giovani e moderni.
La scelta del cast perché se Fabio De Luigi, attualmente uno dei maggiori esponenti della commedia italiana, ci ha abituato troppo bene negli anni e riesce a soddisfare le aspettative, Miriam Leone è invece una piacevole sorpresa, dopo le varie esperienze in fiction, serie tv e comparsate con questa performance credo che abbia raggiunto la sua consacrazione nel cinema italiano... bravissima.
Mi sono piaciuti i dettegli già accennati, gli elementi caratteristici del cabaret e il lavoro svolto dagli attori che fanno da spalla ai rispettivi due protagonisti.
👎 NON MI PIACE:
Ho apprezzato tutta la prima parte del film, ovvero la preparazione al momento più intenso e solitamente più caotico che dovrebbe anche essere il più divertente del film. Le risate non sono mancate, ma l'esplosione di divertimento vero e proprio non c'è stato, questa l'unica nota negativa che non mi ha convinto magari complice anche quelle scene alquanto bizzarre e poco credibili legate al viaggio fuori strada sulla sedia a rotella del cadavere della nonna. Inoltre il finale, dipende dai punti di vista, ma può risultare troppo rose e fiori quindi non in linea con quanto costruito in precedenza anche se è caratterizzato dalla battuta secondo me più forte del film.
Seguitemi su Instagram, Twitter o sulla nuova pagina Facebook per conoscere altre curiosità ed essere sempre aggiornati sui nuovi contenuti di IfilmchevedeDario.
Commenti
Posta un commento