Se mai un giorno Denis Villeneuve dovesse aprire un canale YouTube (oppure un profilo tematico su un qualsiasi social network) con l'intento di fare una sapiente divulgazione Sci-fi cinematografica, lo potrebbe intitolare "La fantascienza che ci piace", perché proprio come ha fatto con la fisica il famoso professore influencer, Vincenzo Schettini, rendendola (attraverso una superba attività di comunicazione) un po' alla portata di tutti, anche il regista e sceneggiatore canadese, quasi condividendo con il prof pugliese tale grande capacità comunicativa - in questo caso visiva - ha reso la fantascienza cinematografica a portata persino dei profani del genere. La fantascienza di Villeneuve è tangibile, perché non è astratta nella forma, ma profonda e concreta nei contenuti. Dune - Parte due è il manifesto della sua peculiarità. Un sequel credibile (come dimostrato con Blade Runner 2049 ) sotto diversi punti di vista: la trama è fedele ai romanzi di Frank Herbert (a
Anche la novantesima edizione della cerimonia di assegnazione dei premi Oscar, avvenuta ieri 4 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles, viene consegnata agli archivi. Non una cerimonia indimendicabile, abbastanza seria e solenne quasi noiosa, con qualche gag servita dal conduttore Jimmy Kimmel, qualche siparietto simpatico degli ospiti chiamati ad annunciare i vari premi e poco più. Insomma nessuna clamorosa gaffe, nessun scandaloso fuori onda, nessuno che salta sulle poltrone e passa sulle teste dei colleghi per ritirare il premio, una cerimonia che ha tenuto il tasso di spettacolarizzazione ben al di sotto di quanto noi tutti siamo abituati ad assistere o aspettarci per sorprenderci dalle cosiddette americanate. Una cerimonia che si è aperta con uno scontato monologo di Jimmy Kimmel che ha ricordato la gaffe dello scorso anno fatta dalla coppia Warren Beatty e Faye Dunaway proclamando La la land vincitore del premio come miglior film al posto di Moonlight, un accenno allo scandalo molestie e Weinstein, ironia sull'ennesima presenza agli Oscar di Meryl Streep e sulla presenza dell'attore più giovane ad essere candidato per il premio al miglior attore protagonista (Timothée Chalamet) e dell'attore più anziano candidato per il premio al miglior attore non protagonista (Christopher Plummer), ma soprattutto ha parlato di prime volte, del successo e degli incassi ai box office di Black Panther e Wonder Woman veri e propri pionieri nel mondo dei cinecomic. Tema principale senza dubbio è stato l'amore professato in tutte le sue forme, con un linguaggio semplice e universale, oltre ogni tipo di pregiudizio o razzismo, lo dimostra la scelta di proclamare miglior film La forma dell'acqua di Guillermo Del Toro. Il regista messicano non nasconde la sua felicità, si lascia andare, si commuove, rievoca il bambino che è in lui, dedica il premio ai sognatori e al maestro Steven Spielberg. Senza dubbio i discorsi di ringraziamento, se pur concentrati in un breve spazio di pochi secondi, rientrano nelle note positive, a mio parere, della serata americana di premiazione perché ricche di palpabile sentimento. Se Sam Rockwell spendendo parole sincere verso il regista e grande amico Martin McDonagh e al compianto Philip Seymour Hoffman rompe il ghiaccio, a infiammare la platea invece ci ha pensato Frances McDormand risvegliando l'orgoglio del pubblico femminile. Diritto di amare e diritto alla parità tra generi nella notte in cui in Italia si calcolano i voti elettorali, in un giorno in cui si è esercitato il diritto e dovere di voto, un giorno triste per il mondo del calcio e dello sport nazionale, con il campionato fermo per lutto un assiduo scommettitore se avesse fatto la schedina sui premi Oscar, con un minimo di conoscenza, avrebbe comunque gridato cassa perché i premi assegnati hanno rispettato i pronostici ad eccezione del premio per la miglior sceneggiatura originale a Get out di Jordan Peele. Altri momenti che mi hanno colpito sono stati l'assegnazione del premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale a Chiamami col tuo nome, film che in qualche modo è legato al nostro paese quindi orgoglio nazionale e il premio per il miglior film straniero al cileno Una donna fantastica poiché segna una svolta la prima presenza sul palco dei Dolby Theatre di Los Angeles di un attore transgender. Infine malgrado le stonature e le "misere" scenografie e coreografie gradite sono state anche le esibizioni delle canzoni candidate al premio per miglior canzone, This is me mi ha fatto alzare dal divano, peccato solo che per via del tardo orario non ho potuto battere le mani animatamente.
🏆MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D'ANIMAZIONE: Dear Basketball 🏆MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: The Silent Child 🏆MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO: Heaven is a traffic Jam on the 405 🏆MIGLIOR DOCUMENTARIO: Icarus 🏆MIGLIOR FILM STRANIERO: Una donna fantastica (Cile) 🏆MIGLIOR TRUCCO: L'ora più buia
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