Cars 3, primo film da regista per l'animatore e produttore cinematografico Brian Fee, uscito nelle sale italiane a settembre e da qualche settimana anche in home video, non è semplicemente un sequel sulle auto da corsa più amate del cinema d'animazione, ma un vero è proprio omaggio che la Pixar ha voluto fare a tutti i fan di Saetta McQueen perché il tempo inesorabile passa per tutti, per quei bambini che nel 2006 hanno visto per la prima volta al cinema le straordinarie corse di Cars - Motori ruggenti, per le stesse auto da corsa del fantastico mondo Pixar così per McQueen che in questo nuovo capitolo deve fare i conti con delle auto di nuova generazione, tecnologicamente avanzate capitanate dall'insolente Jackson Storm e sgommare più del previsto per non rischiare la rottamazione e consegnarsi alla leggenda.
Ma Cars 3 è davvero il miglior film della trilogia? Io credo proprio di si poiché riesce ad rievocare e rielaborare con sapienza lo stesso spirito e le ambientazioni nonché il senso e il finale moralistico insito nel primo capitolo, con toni molto meno leggeri e l'astuta complicità di un trailer mozzafiato che spinge ed invoglia il pubblico alla visione del film. L'inquietudine di vedere Saetta McQueen ribaltarsi in pista ed accartocciarsi al suolo nelle immagini chiave è il cuore di Cars 3, ovvero una lezione di vita che insegna a rialzarsi dopo un passo falso con la giusta voglia di rivincita perché non esistono fallimenti, ma solo prime occasioni non sfruttate al meglio, il protagonista a quattro ruote questo lo apprende grazie all'incontro con vecchie e nuove conoscenze come Cruz Ramirez in un confronto/scontro generazionale ed un viaggio alla scoperta dei vecchi e buoni valori che lo spingeranno a fare ancora una volta la scelta più giusta ed altruistica. Il segreto di Cars 3 è nell'equilibrio trovato dagli autori per rispondere e venire in contro a tutti i gusti ed esigenze del pubblico target cercando inoltre di far dimenticare diciamo il più allegro Cars 2 perché essendo un film d'animazione è rivolto ad un pubblico di bambini, soprattutto quelli che con in mano un modellino di automobile gioca fantasticando corse o viaggiando con la fantasia immagina auto volanti e magari anche capaci di sparare razzi un po' come si vede appunto in Cars 2, ma Brian Fee ha voluto regalare ai fan di McQueen ancora un'ultima corsa da seguire quindi con il giusto mix di gag, sentimentalismi, assoluto realismo e toni a volte anche malinconici, Cars 3 è rivolto a chi avendo visto per la prima volta al cinema Cars - Motori ruggenti nel 2006 è cresciuto e maturato insieme al bolide numero 95, lo dimostra la scelta di dedicare meno spazio al simpatico Cricchetto capace sempre di alleggerire i toni, il pilota di formula uno Sebastian Vettel doppiatore d'eccezione amatissimo dai tifosi della Ferrari e quindi sostenitori già più grandicelli e il finale davvero il giusto epilogo della trilogia.
Ricordo ancora l'emozione che provai nel finale del primo film Cars e l'etica sportiva che ho sempre messo in pratica, in un certo senso mi sento anche io quel bambino oggi cresciuto che nel 2006 ha visto la prima corsa del campione numero 95 ed oggi, se davvero ha concluso la sua carriera ritirandosi e consegnandosi alla leggenda, affronta l'evento magari incolume da traumi rispetto a spettatori più piccoli perché già abituato al triste onere di salutare campioni, altri idoli sportivi giunti al ritiro, non nel coloratissimo mondo animato Pixar, ma nel grigio mondo reale.
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questo film è per i bambini di che età? o si può vedere tutto o scegliere di farlo su altri https://filmstreaminghd.me/ film
RispondiEliminaPer bambini di ogni età e non solo
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