Una famiglia in viaggio verso casa dopo aver festeggiato il giorno del ringraziamento dai genitori di lei, una discussione in auto, un rapporto matrimoniale in declino già da tempo, una sosta ad una stazione di servizio, una carta di credito non accettata e il contante a disposizione non sufficiente per comprare il necessario perciò da costringere ad escludere in cassa un prodotto tra: un pacco di batterie di tipo AA, una lattina di Pepsi, un caffè e due bottigliette di alcolici. Una fatale distrazione, un padre che inerme assiste ad un incidente: la figlia, minacciata da un cane ringhiante, indietreggia sul pericoloso bordo di un cantiere a cielo aperto fino a caderci dentro. Segue una corsa disperata verso l'ospedale più vicino, una snervante attesa al pronto soccorso e un'assicurazione non accettata, quindi una cartella clinica mai registrata. Le tempestive cure per il braccio rotto della piccola vengono prestate, ma il dottore pretende anche una tac alla testa, non solo per lei, anche per Ray, il padre, che preferisce però dare la precedenza alla bambina. Ray valuta l'idea di prenotare una stanza in qualche motel vicino, saluta rassicurando la moglie (Lilly Rabe) che si propone di accompagnare la figlioletta nel reparto di radiologia. Una pennichella in sala d'attesa e della famiglia di Ray non ci sono più tracce, cambia il turno e tutto il personale dell'ospedale, non potendo burocraticamente dimostrare la loro presenza all'interno della struttura, inizia a dubitare delle parole di Ray tanto da iniziare a credere persino che sua moglie e sua figlia non siano mai esistite.
Fractured è un thriller psicologico targato Netflix che funziona benissimo, il film diretto da Brad Anderson e tratto da una sceneggiatura scritta da Alan B. McElroy, è capace di tenere lo spettatore inchiodato sulla poltrona per cento minuti, semplicemente perché lo pone davanti al solito e peculiare bivio: credere o dubitare della visione e versione del protagonista!?
Ci sono indizi rivelatori di verità seminati ovunque e captarli non è molto difficile. La fotografia ha tonalità fredde che molto spesso sono utilizzate nel mondo del cinema per mostrare ricordi o sogni, lo stile di guida di Ray cambia drasticamente nel corso del viaggio e giunti in ospedale (ma anche prima, ovvero durante il viaggio, più precisamente alla stazione di servizio) nessuno rivolge la parola o gli sguardi alla piccola Perry e sua madre, anzi le parole della donna sembrano quasi provenire da una voce fuori campo. Ray ha un passato turbolento legato all'alcol e la morte della sua prima moglie, voci e ricorrenti flashback, nonché confusionali inquadrature strette sul suo volto, giocano a suo discapito nelle percezioni dello spettatore così come l'atteggiamento arrogante che assume e gli impulsivi gesti che compie. D'altro canto l'ospedale è mostrato come un ambiente inquietante e misterioso, il personale, ovvero gli attori che interpretano il ruolo dei due dottori in servizio e i diversi infermieri, recitano in moda da far percepire i loro personaggi come i sospetti colpevoli di chissà quali atroci reati. Ray involontariamente assiste anche ad uno scambio di mazzette tra infermieri, apparentemente un mercato illecito di organi e curiosamente le telecamere di sicurezza non riescono mai a inquadrare la famiglia di Ray in sala d'attesa. Con lo svilupparsi della storia lo spettatore può iniziare ad avere le idee più o meno chiare, ma a mettere tutto in discussione ci pensa lo "strizzacervelli" chiamato in causa dalla polizia, il quale con il suo operato sposta l'ago della bilancia in modo deciso. Asseconda Ray perché dubitando della sua versione è in accordo con lo pseudo complotto ospedaliero oppure lo segue perché crede in quello che afferma?
Insomma indipendentemente dalla strada interpretativa e investigativa che si sceglie di percorrere, la curiosità di sapere quale sia la verità che si cela dietro la misteriosa scomparsa della famiglia di Ray, permette una coinvolgente e fluida visione di
Fractured, complice la convincente interpretazione di Sam Worthington e gli sviluppi narrativi che la trama bruscamente subisce, verso un finale giusto e apprezzabile nella sua prevedibilità.
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