Il film di Steven Soderbergh, presentato a settembre in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, è basato sul libro d'inchiesta Secrecy World: Inside the Panama Papers investigation of illicit money networks and the gobal elite del giornalista premio Pulitzer Jake Bernstein, più precisamente a fatti realmente accaduti, ovvero allo scandalo dei Panama Papers.
Panama Papers è il nome di un fascicolo composta da oltre 11 milioni di documenti confidenziali che contengono informazioni dettagliate su oltre 200 mila società offshore create dalla Mossack Fonseca & Co (società registrate, in base alla legge, in uno stato estero, ma che conducono la propria attività al di fuori del proprio stato di registrazione). Il documento dimostra come le ricche persone coinvolte, da leader mondiali a funzionari di governo, ma anche personaggi sportivi e manager italiani, dagli anni '70 al 2015 abbiano nascosto i propri soldi dai controlli fiscali statali in quella che è stata la più grande evasione fiscale della storia mondiale.
Sarà perché ispirato ad un libro, generalmente suddiviso in capitoli o perché utilizzata la formula della commedia, quella commedia a episodi all'italiana, ma Panama Papers è strutturato appunto in capitoli, definiti come da Bernstein in "segreti". Ricorda, nella costruzione narrativa, opere precedenti di Steven Soderbergh, tra tutte la trilogia Ocean's e come la stessa anche Panama Papers presenta un cast da Oscar che può vantare la presenza di Meryl Streep, protagonista di un monologo finale alquanto suggestivo nel quale si spoglia dai panni del personaggio e la coppia composta da Gary Oldman e Antonio Banderas, oltre il muro della quarta parete, nel ruolo rispettivamente di Jurgen Mossack e Ramon Fonseca, fondatori della Mossack Fonseca & Co.
Punto di forza di Panama Papers è la forma adoperata per dar modo ai protagonisti di fornire un ulteriore punto di vista sullo scandalo finanziario del 2016. Oldman & Banderas, ovvero Mossack & Fonseca spiegano la logica alla base del loro operato intervallando storie ed episodi che ne illustrano effetti e conseguenze, filo conduttore la frode assicurativa ai danni della vedova Ellen Martin (Meryl Streep) che porterà la donna a condurre una personale e privata indagine fino a giungere fisicamente ed intulmente ad uno studio legale di Panama City. Sublime è la messa in scena, la costruzione di uno spazio filmico molto simile a quello teatrale grazie alle inquadrature a figura intera e le scenografie volontariamente mostrate nel loro backstage, in modo da creare un parallelismo tra ciò che è materiale e tangibile, come i beni che venivano usati nel baratto, la banconota di carta, il mezzo di pagamento in contante, e ciò che è immateriale come il credito, definito il tempo futuro della lingua del denaro, gli strumenti finanziari "invisibili" e quei paroloni che per chi non mastica di economia potrebbero causare distrazione nella comprensione della trama. Bond, Future, Margin call, Offshore il tecnicismo nella terminologia dei dialoghi potrebbe fungere da barriera per i non esperti di economia. Consigliato per gli amanti dei film d'inchiesta.
VOTO: 3 STELLE!
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