Chi ha studiato psicologia o economia avrà sicuramente già sentito parlare della Piramide dei bisogni di Maslow. La scala dei bisogni è un concetto sviluppato dallo psicologo Abraham Maslow, negli anni '50, che prevede la suddivisione dei bisogni dell'uomo in cinque differenti livelli, in ordine, dai più elementari ai più complessi. Ogni individuo può raggiungere la realizzazione personale solo se avrà soddisfatto i suddetti bisogni in modo progressivo. Alla base della piramide sono presenti i bisogni fisiologici, ovvero necessari alla sopravvivenza come dormire o mangiare, poi bisogni di sicurezza e protezione fisica nonché di salvezza morale, bisogni di appartenenza sociale, di stima, autostima, rispetto e infine di autorevolezza che permette la realizzazione di se stessi.
Qualcuno ironicamente suggerisce di aggiungere alla base della piramide il bisogno primario di avere accesso, ovunque, al wifi. Sicuramente non necessitano di tale bisogno i due protagonisti del nuovo film di Chris Butler: l'intrepido e ambizioso esploratore Sir Lionel Frost e il simpatico Mr. Link, che vorrebbe essere chiamato Susan come l'antropologa che gli ha sorriso quando era cucciolo, ma che viene chiamato così da Sir Frost come il risultato di un gioco di parole, ovvero la combinazione del diminutivo di Missing link (tradotto in italiano: "anello mancante") e Mr. Lind, nome del suo precedente assistente, scomparso in missione in Scozia, durante la ricerca del mostro di Loch Ness.
L'anello mancante tra scimmia e uomo è una creatura leggendaria in cerca di una identità, incerto se considerarsi uno Yeti, uno Sasquatch o il Bigfoot dei boschi nello stato di Washington, ma soprattutto stanco di condurre un'esistenza in solitudine scrive una lettere al suo idolo Lionel Frost, non palesando la sua identità, ma garantendo la sua esistenza, ovvero che la gigantesca creatura sulla quale l'esploratore e cacciatore di mostri inglese sta conducendo studi e ricerche, esiste davvero. Il piano di Mr. Link è così avviato: Sir Frost, seguendo le indicazioni scritte nella lettera, incontra la strana creatura che con sorprendente eleganza ed educazione si presenta chiedendo espressamente di essere accompagnata nella mitica regione dello Shangri-La, alla ricerca dei suoi simili. Dopo una simpatica contrattazione e un accordo tra gentiluomini Sir Frost accetta la proposta affinché in seguito Mr. Link dimostri la sua esistenza al "club degli avventurieri", così da convincere Lord Piggot-Dunceby ad ammetterlo tra i membri.
L'avventura che i due protagonisti affrontano in Mr. Link presenta una struttura narrativa basata sul viaggio dell'eroe perfetta, si arricchisce di nuovi personaggi ben caratterizzati, tra i quali l'affascinante Adelina, vedova di Lord Fortnight, erede della mappa che conduce a Shangri-La e (non è banale sottolinearlo) ben doppiati, infatti, nella versione originale prestano la voce Hugh Jackman, Zach Galifianakis, Emma Thompson e Zoe Saldana. Il viaggio intrapreso verso Shangri-La, in questa nuova avventura realizzata dalla casa di produzione americana Laika, ovvero la scalata delle alte cime innevate sulle quali Shangri-La si nasconde, metaforicamente, equivale alla scalata della famosa Piramide dei bisogni di Maslow. Sir Lionel Frost e Mr. Link, più o meno inconsciamente, sono in viaggio verso la realizzazione di se stessi e se da un lato sono entrambi capaci di procacciarsi le risorse necessarie alla propria sopravvivenza, soddisfare i bisogni fisiologici e di sicurezza fisica all'interno del proprio habitat naturale, d'altro canto necessitano di soddisfare i bisogni posti sui livelli più alti della scala dei bisogni, scoprendo nel finale che questa loro missione morale è davvero molto più semplice da realizzare. Magari Sir Frost ha ambizioni più elevate del suo compagno di viaggio, per raggiungere e soddisfare il proprio bisogno di autorevolezza o per guadagnare la stima e rispetto dei suoi simili è disposto a tutto, ma per realizzarsi deve procedere per step e quindi prima deve essere accettato come membro al "club degli avventurieri". Mr. Link, invece, ha ambizioni più umili e vorrebbe soltanto soddisfare il suo bisogno di essere accettato socialmente, da una società costituita da creature fatte a sua immagine e somiglianza.
Un viaggio verso una meta comune, la consapevolezza di se stessi o l'accettazionre e l'inclusione sociale, sono concetti già visti ed esplorati, al cinema, in diverse forme e in diversi modi, ma proposti da Laika immancabilmente con la tecnica d'animazione della stop-motion e una sottotrama dall'animo ambientalista arricchiscono Mr. Link, il film vincitore del Golden globe 2020 per il miglior film d'animazione, di un valore simbolico semplicemente magico.
VOTO: 3 STELLE!
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