Ho visto Winston Churchill vincere un Oscar e la celebrazione dell'amore in ogni sua forma grazie a Guillermo Del Toro, ho visto le cinquanta sfumature di perversione cinematografica tingersi di rosso e film in cui i protagonisti non erano veri attori: Fabio Rovazzi nel
Il Vegetale così come i tre eroi che hanno sventato l'attacco terroristico al treno Thalys nel 2015 ingaggiati da Clint Eastwood in
Ore 15:17 - Attacco al treno. Ho visto omaggiare un film di culto come
The Room, considerato uno tra i peggiori mai realizzati e il rapporto di amicizia/lavorativo tra Greg Sestero e Tommy Wiseau, il ritorno dei grandi registi premi Oscar con partnership vincenti in pellicole semplicemente potenti: Paolo Sorrentino con Toni Servillo in
Loro, Damien Chazelle con Ryan Gosling in
First Man oppure Steven Spielberg con Tom Hanks in
The Post. Ho visto coppie formarsi tra i set cinematografici e coppie già consolidate nella vita reale lavorare a stretto contatto davanti la macchina da presa come Javier Bardem e Penelope Cruz in
Escobar e
Tutti lo sanno o John Krasinski ed Emily Blunt in
A Quiet Place. Ho visto riaprire il parco dinosauri più famoso del cinema, il gioco di società
Jumanji e la frontiera americana in
I segreti di Wind River e
Soldado, l'Italia ha esportato talenti e mostrato bellezza al mondo attraverso il fenomeno Sollima, Guadagnino e Garrone. Ho visto Josh Brolin praticamente ovunque e contemporaneamente come villiain in due cinecomic Marvel, ho visto vecchi e nuovi supereroi festeggiare il decimo compleanno della Marvel Cinematic Universe e metà della popolazione terrestre scomparire con un solo schiocco di dita. Ho visto una mamma disperata provocare le forze dell'ordine con tre ingombranti manifesti nel Missouri e duri a morire come Tom Cruise e Bruce Willis nuovamente in azione, ho visto film horror d'autore a basso budget e ad alto coinvolgimento emotivo, rivincite e rivendicazioni razziali e Wes Anderson cimentarsi ancora con la stop-motion. Ho visto mondi magici e animali fantastici, la commedia italiana intraprendere nuove suggestive strade e pellicole di pura sperimentazione, film d'animazione innovativi dal punto di vista grafico e thriller psicologici interamente girati con uno smartphone.
Ho visto davvero tanto nel 2018 e chissà quante altre ne vedrò in questo nuovo anno iniziato davvero col botto grazie a Jeson Momoa e il suo Aquaman, ovvero un palinsesto ricco e variegato proposto al cinema. L'arrivo del nuovo anno porta sempre con se l'occasione giusta per rivedere i soliti e annuali buoni propositi, ma soprattutto per fare il bilancio degli ultimi 365 giorni trascorsi e stilare la classifica (mia personale di film che ho recensito durante l'anno), in questo caso dei Top 5 movies of 2018. Un anno cinematografico, quello appena concluso, caratterizzato dalla ferma volontà di sensibilizzare il pubblico, responsabilizzarlo e renderlo più consapevole nel rapporto con la propria ed altrui sessualità, ad esempio diversi sono stati i titoli che hanno trattato il tema del rispetto e dell'approccio all'omosessualità o personaggi legati a tal tema ed attraverso diverse forme: dal family movie Tuo Simon al film d'autore Chiamami col tuo nome, dal drammatico Ben is Back al musicale Bohemian Rhapsody perché il 2018 è stato anche l'anno dei musical, ovvero di film molto musicali con, ad esempio, il ritorno delle canzoni degli ABBA, del classico Disney Mary Poppins, del fenomeno A Star is Born, ma soprattutto è stato l'anno delle quote rosa con la realizzazione di reboot al femminile o sviluppo di personaggi diciamo molto meno vicini allo stereotipo della principessa indifesa come in Tomb Raider, Red Sparrow o Atomica Bionda.
#5 A STAR IS BORN
#4 BOHEMIAN RHAPSODY
#3 TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI
#2 SPIDER-MAM: UN NUOVO UNIVERSO
#1 CHIAMAMI COL TUO NOME
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